della Dr.ssa Angela Rizzi – Pedagogista
Che il gioco sia una delle attività primarie del bambino e essenziale al suo sano sviluppo è ormai cosa nota. Basta fermarsi un attimo ad osservare i piccoli per cogliere quanto giocare dia loro infinite possibilità di crescita e apprendimento a tutto tondo.
A pensarci bene siamo noi adulti a considerare il gioco come semplice attività ludica, quando in realtà è un’esperienza molto più profonda sia per il neonato che per il bambino. Durante questi momenti i loro sensi sono ampiamente ricettivi, e ciò permette loro da una parte di immergersi totalmente nel gioco e dall’altra di apprendere in modo attivo e significativo.
ESSERE PRESENTI AL GIOCO PER CREARE UN’ESPERIENZA PROFONDA
Compito fondamentale dell’adulto che si prende cura dei più piccoli è, quindi, quello di offrire stimoli in sintonia con le loro tappe di sviluppo e i loro interessi. C’è però un elemento essenziale che fa da trait d’union ai vari tipi di gioco e alle varie fasi di sviluppo nei primi anni di vita del vostro bimbo, ovvero il vostro essere presenti fisicamente, mentalmente ed emotivamente, attraverso gesti, parole e anche silenzi.
IL GIOCO NEI PRIMI MESI DI VITA DEL NEONATO
Pensate ad esempio ad un neonato: ha appena trascorso nove mesi in un luogo caldo, al riparo da luci e forti rumori, era tutto un po’ ovattato dentro la pancia della mamma, era in un posto sicuro e contenuto. Arriva in un mondo nuovo, ricco di stimoli molto diversi da quelli che fino ad ora percepiva con i suoi sensi; proprio per questo motivo il gioco nei primi mesi è più che altro una questione di relazione, di stare, di essere presenti. In breve il neonato per giocare ha bisogno di te caro genitore, e di nulla più. Gli sguardi, i sorrisi, le carezze, i gesti di cura e le parole sussurrate e rassicuranti di mamma e papà: è da tutto questo che il vostro cucciolo inizierà a conoscere e a dare un senso a se stesso e al mondo che lo circonda.
Prima di quanto possiate pensare vi troverete a gironzolare per casa un piccolo esploratore: il vostro bimbo, dopo aver compreso che anche la sua nuova casa è un posto sicuro e accogliente, inizierà a mettersi in moto per scoprirne ogni angolo. Dai 5-6 mesi quando il vostro cucciolo inizierà a rotolare, strisciare e poi a gattonare il vostro compito principale consisterà nel continuare ad essere presenti e partecipi relazionandovi con lui come avete fatto fino ad ora, motivandolo e incentivandolo nelle sue conquiste, e accogliendolo quando frustrazione e tristezza si faranno sentire.
Insieme allo sviluppo grosso-motorio farà la sua evoluzione anche quello fino, arriverà poi lo sviluppo comunicativo e nel mentre anche quello affettivo-relazionale si farà sempre più notare: questa grande meraviglia, che è la crescita del vostro bambino, avviene in modo funzionale, e aggiungerei spontaneo, grazie soprattutto al gioco e al vostro saper stare nel gioco insieme a lui.
COME STARE NEL GIOCO INSIEME AL VOSTRO BAMBINO O BAMBINA
- Sedetevi al suo fianco e parlate, cantate, suonate.
- Sorridete, scambiatevi sguardi complici e ridete tanto.
- Offrite gesti gentili: una carezza, un abbraccio, una mano tesa.
- Toccate, annusate, osservate, assaggiate, ascoltate ciò che vi circonda.
- Gattonate come i gatti, strisciate come i serpenti e volate come farfalle.
- Mettete dentro, mettete fuori, mettete sopra e sotto, nascondete, cercate e trovate insieme.
- Costruite, abbattete e ricostruite, tutte le volte che ne sentite il bisogno.
- Leggete, leggete tanto.
- Meravigliatevi, arrabbiatevi, gioite, innervositevi; tutto quello che provate ha diritto di essere.
Perché in fondo è proprio questo lo scopo del gioco no? Scoprirsi e conoscersi grazie a un continuo dialogo con il mondo che ci circonda e che ci da la possibilità di coltivare e far fiorire il nostro potenziale.
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