Piccole donne crescono:
corpo, sessualità e adolescenza

Nei negozi e nei centri commerciali, negli ultimi anni, ci stiamo abituando a vedere in vendita reggiseni imbottiti per bambine. Costumi a due pezzi o abbigliamento intimo con imbottitura già a partire dai dieci anni, qualche volta anche prima. Da qui lo spunto per una riflessione: cosa significa questa proposta del mercato? Possiamo parlare di sessualità precoce? Che stereotipi inseguono le bambine oggi? Si tratta di un argomento delicato che prende forma in una società, quella che stiamo vivendo, in cui l’educazione alla sessualità e all’affettività si pongono in modo molto diverso rispetto al passato. Oggi bambini e ragazzi crescono più in fretta, confusi tra una realtà virtuale e una reale.

 

PERCHÈ UNA BAMBINA DI 10 ANNI SI ATTEGGIA DA DONNA?

Un reggiseno imbottito indossato da una bambina implica il voler mostrare qualcosa che ancora non ha perché è in una fase dello sviluppo che non prevede un seno formato. Per prima cosa quindi il genitore dovrebbe chiedere: Perché vuoi un reggiseno imbottito? Il genitore ha il ruolo di accompagnare i figli in un percorso educativo e come educatore deve sempre cercare di capire il perché dietro una scelta o una richiesta. Una ragazzina che non si è ancora sviluppata, ma che già cerca di emulare le scelte di una donna matura, può dirci tante cose. Vuole forse coprire un’intimità che comincia a manifestarsi? Vuole inseguire l’immagine di una donna che vuole piacere a tutti i costi? Vuole averlo perché tutte le sue amiche ce l’hanno? Le risposte potranno essere diverse: “Perché sento che il mio corpo sta cambiando”, “Perché i ragazzi guardano il seno”, “Perché sono l’unica della classe a non averlo”. Capire le motivazioni che stanno dietro ad una richiesta è il primo passo per trovare una risposta educativa.

 

IL CORPO DELLA DONNA: TRA STEREOTIPI E REALTÀ

Oltre al capire il perché, è importante per noi adulti pensare all’esempio e ai messaggi esterni che ricevono le bambine e ragazzine. Noi adulti abbiamo una grande responsabilità, siamo noi a dover dare messaggi chiari e sani, siamo noi a dover dare un buon esempio. Le immagini che arrivano, e con cui si confrontano le più giovani, sono quelle di seni pieni e perfetti, pance piatte e scolpite, gambe lunghe e snelle, labbra carnose, zigomi alti. E in un periodo di omologazione, come quello dell’adolescenza, questo può essere pericoloso. Con il nostro esempio dobbiamo comunicare che il mondo è fatto di seni a pera, labbre sottili, pance morbide, di donne che si piacciono e si amano nelle loro diversità, senza stereotipi, senza omologazioni. Dobbiamo trasmettere l’importanza di piacere a noi stessi prima di piacere agli altri. Un percorso spesso difficile anche per donne già mature, che spesso si sentono limitate da canoni estetici, pregiudizi e vergogna. Abbiamo già parlato di bodypositive (link articolo keti https://www.spazioincanto.it/il-corpo-delle-donne-dalla-vergogna-al-body-positive/) come risposta a queste insicurezze e per dare alle donne gli strumenti per accrescere la conoscenza del proprio corpo, cominciare ad amarsi e superare la vergogna per ritrovarsi donne sicure nei loro bellissimi difetti. Mercoledì 18 marzo alle 20:30 ne parleremo ancora, ma questa volta di persona, nella sede di Spazio Incanto con Keti Pertegato con l’incontro “Bodypositve per tutte – Impariamo a sentirci bene nel nostro corpo e a mostrarci con orgoglio al mondo”.
Costo di partecipazione 20 euro.

 

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