Musicoterapia e autismo: i benefici

Musicoterapia e autismo sono per noi sinonimo di gratitudine perché per noi significa lavorare con persone speciali e di condividere esperienze che aprono cuore e mente. La musicoterapia è ormai ampiamente riconosciuta come una modalità di approccio estremamente utile ed efficace nell’ambito dei disturbi pervasivi dello sviluppo e può diventare una sorta di ponte comunicativo per le persone con disturbi dello spettro autistico che manifestano difficoltà nelle relazioni e interazioni sociali. 

Musica e autismo: perché funziona

La musica è uno strumento molto utilizzato anche nella cura dell’autismo perché́ è in grado di stimolare entrambi gli emisferi del cervello. La ricerca ha dimostrato che la musicoterapia applicata a bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico può migliorare i comportamenti sociali, aumentare la concentrazione e l’attenzione, incoraggiare i tentativi di comunicazione (vocalizzazione, verbalizzazione, gestualità e vocabolario), ridurre l’ansia e migliorare la coordinazione e la consapevolezza del proprio corpo. 

Un percorso musicoterapico si organizza tenendo sempre conto della complessità e della variabilità delle forme con cui si presenta la patologia e ha come obiettivo generale il porre la relazione al centro.
In particolare, attraverso l’utilizzo del dialogo sonoro, si strutturano esercizi-gioco che consentano l’acquisizione, il mantenimento e il potenziamento delle capacità espressive e relazionali dei soggetti coinvolti. 

Oltre il metodo, quello che questi ragazzi ci insegnano

Quello che però non si trova negli articoli scientifici e vi posso raccontare io, sono gli occhi di Andrea che brillano quando il martedì entro nella stanza con i miei borsoni colmi di strumenti musicali, sono le risate e gli urletti del gruppo quando battiamo sui tamburi e riusciamo a fermaci tutti insieme allo “stop!”, è notare che l’eccessiva salivazione di Alex sembra attenuarsi quando suona lo xilofono, sono i vivaci colori ad acquerello che riempiono i fogli bianchi mentre ascoltiamo musica tradizionale africana, sono quei momenti epici in cui capisci che ora Giorgia finalmente si fida di te e rimane più a lungo seduta nel cerchio mentre suoniamo, è quando le maracas di Luca non seguono più un movimento stereotipato ma danzano assieme alle mie, è quando ognuno sceglie uno strumento per suonare la gioia o quando cerchiamo di battere il record di tempo facendo una ola di suoni impegnandoci a rispettare il nostro turno..

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