Tra le domande che mi vengono rivolte più spesso c’è questa: la chirurgia estetica fa parte del movimento Body Positive? Una domanda complessa che richiede di soffermarsi su due approcci differenti: da una parte c’è chi ricorre al bisturi per rimediare ad una caratteristica fisica che percepisce come indesiderabile e dall’altra c’è chi impara ad apprezzare il proprio corpo anche se la fisicità non è allineata con le definizioni canoniche di bellezza. Quindi chirurgia estetica e Body Positive sono in contrasto? A mio parere no, e vi spiego le motivazioni.
Body Positive e chirurgia estetica celebrano il diritto di stare bene con il proprio corpo
Nonostante il Body Positive celebri i tratti fisici unici di tutti i tipi di corpi e la chirurgia estetica consenta una via per cambiarli sottomettendoli a diversi standard di bellezza, celebrano entrambi il diritto di ognuno a stare bene con il proprio corpo. E non considerare gli interventi estetici come una strada legittima per raggiungere l’auto-accettazione significa rifiutare un pilastro del movimento Body Positive: ama te stesso. Se la missione del movimento Body Positive è quella di difendere l’amor proprio, far sentire in colpa qualcuno per il fatto di aver scelto un intervento chirurgico per sentirsi meglio con sé stesso va in netto contrasto.
Chirurgia estetica come strumento per coltivare la fiducia in sé stessi
Il movimento Body Positive non incoraggia a sottoporsi ad interventi di chirurgia estetica per rimediare all’ inadeguatezza fisica percepita, tuttavia apportare cambiamenti all’aspetto fisico può essere un metodo per raggiungere l’amore di sé. Per questo, pur supportando il movimento Body Positive, la chirurgia estetica non deve essere sempre considerata dannosa, anzi. In alcuni casi la chirurgia estetica può essere estremamente potente nell’aiutare le persone a sentirsi come la migliore versione di sé stessa.
Prendersi cura del proprio corpo anche in termini estetici significa conquistare fiducia in sé stessi e nelle proprie possibilità.
L’importante è scegliere di affidarsi sempre a specialisti esperti, capaci di valutare oggettivamente e professionalmente le condizioni e le aspettative di chi hanno di fronte.
Dobbiamo quindi essere certi di farlo per le giuste ragioni e soprattutto per noi stessi, e si può prendere questa decisione in modo corretto grazie ad un consulto psicologico o ad un dialogo psicoterapeutico. La chirurgia estetica non salva un matrimonio, non cura la depressione e non libera da problemi psicologici, ma può aiutare a recuperare la propria autostima.