Un altro anno nelle scuole si è concluso, un altro anno tornerà presto. Entrare in classe con i ragazzi, relazionarsi con loro, vederli crescere forti nelle loro emozioni è una esperienza che non ci stanchiamo di ripetere. Il nostro enorme grazie va alle scuole che ci scelgono e che ci permettono di giocare con la musica e l’arte, per far crescere bambini sereni ed insegnare loro ad incantarsi per quello che sono.
Portare a scuola la musica e l’arte – con i laboratori di musicoterapia e arteterapia – e riuscire a farli diventare un canale di comunicazione per i più piccoli è un percorso in cui crediamo molto. Io mi occupo di musica e la considero un linguaggio universale con un grande potere di coesione sociale e, allo stesso tempo, un prezioso strumento pedagogico. La mia proposta alle scuole segue questa premessa, la musicoterapia è molto diversa dalla didattica musicale. La musica diventa un mezzo per stabilire un contatto con i bambini, ma soprattutto aiuta i bambini ad esprimersi, imparare, crescere e maturare. Non insegniamo a suonare uno strumento, ma ad offrire al bambino una nuova dimensione dove può prendere coscienza di sé ed esprimersi anche in relazione ad un gruppo. Per farlo utilizziamo lo strumentario Orff, strumenti a percussione e melodici di facile manipolazione, a portata di tutti.
Carl Orff diceva: “Sin dall’inizio dei tempi, ai bambini non è mai piaciuto studiare. Essi preferiscono piuttosto giocare, e se abbiamo a cuore i loro interessi, lasceremo che imparino mentre giocano; scopriranno che ciò che hanno imparato a padroneggiare è un gioco da ragazzi.” L’unione di musica, voce e movimento è alla base della propedeutica musicale di Carl Orff che si muove in una dimensione aperta all’improvvisazione, dove i bambini hanno l’opportunità di fare una esperienza diretta con il suono. Durante i miei laboratori, ad esempio, propongo dei giochi utilizzando esperienze musicali in cui si riproduce la musica nella più ampia accezione, dando spazio alla libera espressione creativa individuale e di gruppo in cui l’ascolto e gli stimoli ritmici diventano un mezzo di comunicazione non verbale in grado di incentivare particolari forme di relazione interpersonale e di socializzazione. A chi mi rivolgo? Ai bambini delle scuole d’infanzia e primaria. Quali sono gli obiettivi? Sviluppare una libera espressività corporea aprendo più canali di comunicazione, favorire la creatività, stimolare l’espressione dei sentimenti per favorire l’autostima, la socializzazione e l’interazione incoraggiando al sorriso.
Settembre tornerà presto e noi saremo felici di incontrare nuove scuole. Per insegnanti, presidi, maestri abbiamo pensato a percorsi di musicoterapia, arteterapia, sportelli di ascolto per studenti e genitori, interventi psicologici di gruppo. Sono proposte pensate dal nido e si rivolgono alle scuole di ogni ordine e grado.
Vi spiegheremo nel dettaglio come possiamo aiutare i vostri ragazzi.