Immagine scuola con tanti sacchetti colorati appesi.

Come favorire un ambientamento sereno all’asilo nido e alla scuola dell’infanzia

Articolo della pedagogista Agela Rizzi

Settembre è arrivato! Con l’inizio della scuola i genitori possono finalmente lasciarsi alle spalle quelli che sono stati gli infiniti incastri famigliari estivi. Settembre però è anche il mese di nuovi inizi, nuovi viaggi e nuove avventure: è il mese degli ambientamenti per i bimbi che cominceranno ad andare al nido e alla scuola dell’infanzia.

Ambientamento: quanti pensieri, quante domande, quante emozioni

Se vi fermate un attimo il vostro cuore inizia a battere un po’ più veloce e l’ansia inizia a farsi sentire. Sarà la scelta giusta? Quanto piangerà il mio bambino? Riuscirà a dormire nel nuovo ambiente? E mangerà a sufficienza? Se piange le educatrici/maestre sapranno prendersi cura di lui? Saprà stare serenamente con altri bambini? Posso rispondervi con assoluta certezza che si, il vostro bimbo con il tempo starà bene, imparerà a fidarsi dell’ambiente e delle persone che lo circondano e potrà essere liberamente se stesso anche a scuola. 

Alcuni consigli per affrontare i primi giorni di ambientamento

Ma prima di pensare al futuro occupiamoci del tempo presente: i primi giorni di ambientamento richiedono a noi adulti di riferimento (genitori, parenti, educatrici e maestre) un’attenzione e una cura particolari al fine di aiutare il bambino ad ambientarsi nel modo più sereno possibile. E per farlo ecco alcuni consigli, prendete ciò che vi serve, fatelo vostro e costruite la vostra personale “cassetta degli attrezzi”.

  • Rispettare le emozioni dei bambini e delle bambine.
    La cosa che reputo più importante è la cura e il rispetto da avere nei confronti delle emozioni, nostre e dei nostri bambini. Vi accorgete che spesso sarete in sintonia emotiva: il vostro bimbo piangerà e voi vi sentirete tristi o nostalgici, il vostro bimbo sarà arrabbiato e voi proverete un forte nervosismo, il vostro bimbo esprimerà gioia e nel mentre voi provate sollievo. Non è una situazione di causa-effetto, al contrario le vostre emozioni viaggeranno in parallelo. Ricordate che la separazione avviene sia per il bambino che per l’adulto! Quindi abbiate pazienza, lasciate che le emozioni arrivino, vivetele nel modo più naturale e sano possibile e date loro voce
  • Essere presenti e in ascolto.
    Un altro importante aspetto riguarda lo stare, ovvero la vostra presenza fisica e mentale, anche se costa fatica, sacrifici e rinunce. Il vostro bimbo ha un grande bisogno di conferme in questo periodo e il modo più efficace per farlo sentire capito, accolto e amato nonostante tutto è il vostro essere presenti
  • Abbiate pazienza e datevi tempo.
    L’ambientamento segna un cambiamento enorme nella vita del bambino, e in quanto tale è un evento molto stressante. Ciò significa che il vostro bimbo potrebbe piangere e arrabbiarsi molto più spesso, potrebbe avere più risvegli notturni e richiedere la vostra presenza con maggior insistenza. Non fatevi spaventare e accogliete i suoi bisogni, ma soprattutto dategli e datevi tempo. Ricordate che siamo noi adulti ad essere sempre di fretta, ma i bambini hanno tempi lenti e in questo momento è importante che siate voi a stare al loro ritmo
  • L’importanza del saluto.
    Salutate sempre il vostro bimbo al momento del distacco, anche se è tranquillo e sta giocando serenamente. Provate a immaginare come potrebbe sentirsi se all’improvviso si girasse e non vi vedesse più; potrebbe sentirsi solo, abbandonato perché non saprebbe dove sono la sua mamma o il suo papà. Il rischio che comporta il dileguarsi di soppiatto è quello di minare la sua fiducia nei vostri confronti e nei confronti del nuovo ambiente in cui dovrà passare la maggior parte delle sue prossime giornate. 
  • Creare dei rituali.
    Cercate di creare un vostro personale rituale del saluto, una frase, un gesto, qualcosa che permetta ad entrambi di separarvi in modo positivo e sereno. Ed evitate frasi del tipo “fai il bravo” e “non piangere”, non sono adatte all’Essere  bambino. Potete invece dire “cerca di divertirti, la mamma va al lavoro e poi torna a prenderti” o “anche se non saremo insieme ti penserò tanto” o ancora “sono orgoglioso di te, ci vediamo dopo la nanna”.
  • Sincerità e verità.
    Siate sinceri e se possibili concreti, i bambini non si aspettano dei genitori perfetti ma hanno il diritto alla verità. Se ad esempio salutate vostro figlio dicendo che andate a prendere il pane cercate di farglielo trovare una volta tornati a casa. E raccontate loro cosa succederà in questi giorni di ambientamento, preparateli a quello che troveranno nel nuovo ambiente e a quello che invece non ci sarà, cercando di usare un tono di voce sereno, tranquillo e rassicurante.
  • Favorire un tempo di qualità insieme.
    E infine quando siete insieme, prima e dopo la scuola, cercate il più possibile di passare del tempo di qualità in modo da riempire il vostro serbatoio emotivo e quello dei vostri cuccioli. Fate ciò che vi fa stare bene, quello che riporta equilibrio interiore e familiare: fatevi le coccole, fate un giro in bicicletta, andate al parco giochi, cucinate, disegnate, leggete. Insomma riempitevi di cose belle, e fatele insieme, in questo modo avrete la possibilità di sintonizzarvi prima e ritrovarvi poi.

E ora, buon inizio a tutti e a tutte.

Share This

Copy Link to Clipboard

Copy